mercoledì 20 marzo 2013

Studiare a Bolzano

Era il 1 Giugno 2012. Invitata dal collega e amico Emanuele Pasquali, ho raggiunto lui e i suoi studenti al Liceo Artistico e Pedagogico G. Pascoli di Bolzano. Speravo in un clima fresco, vista la destinazione, ma, anche là faceva un caldo bestiale, e temevo che durante la mia piccola conferenza sull'illustrazione, mi sarei accasciata al chiuso di una vecchia e opprimente aula. Invece ho scoperto che in Italia (... o quasi...) esistono licei meravigliosi, moderni, che hanno spazi adeguati al lavoro; attrezzature e tecnologie d'avanguardia, bagni puliti (!) e organizzazione efficiente dalla presidenza ai collaboratori scolastici. E soprattutto: studenti in gamba, molto in gamba. Che ascoltano, lavorano tanto (anche a casa!), fanno domande intelligenti, rispettano i luoghi della scuola, non ne sprecano i materiali.
Non me ne voglia il liceo piacentino in cui ho insegnato per molti anni, lo so che gli studenti bravi ci sono anche lì... ma spesso il loro talento è ostacolato carenze organizzative e da un'atmosfera di stanchezza, approssimazione e passività che sommerge tutti. A Bolzano ho parlato a lungo, la mattina, in un'aula magna (fresca) che sembrava un teatro, e ho tenuto un laboratorio pratico nel pomeriggio con alcune classi. L'imbarazzo che provo nel disegnare in pubblico è svanito velocemente per il clima sereno ma serio che  ho respirato intorno al grande tavolo composto da tanti banchi quadrati. Con molto ritardo, quindi, ma ho avuto le immagini solo da poco ringrazio i ragazzi del Liceo Pascoli e mi auguro di avere ancora a che fare con loro, in futuro. E non appena il profe (vero Emanuele??) mi farà avere un'immagine del disegno finito, che ho regalato loro, potrete capire che non ho pasticciato come sembra...







1 commento:

  1. Anch'io son capitata per lavoro a Bolzano, in teatro e mi è piaciutto tanto! che organizazzione,..incredibile!

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